Architettura

Osvaldo Borsani firma il suo primo progetto, la Casa Minima, per la V Triennale nel 1933: ha 22 anni, è ancora studente e il suo talento comincia a manifestarsi. Da lì in poi altre Triennali, dimore di pregio, la villa di famiglia, le sedi produttive e di esposizione per Tecno. Attento, sempre, a precorrere il gusto mutevole dei tempi tanto da creare edifici che vivono, oggi come allora, estremamente attuali.