Tecno

Osvaldo e Fulgenzio Borsani

Osvaldo Borsani nel 1953 realizza, insieme al fratello Fulgenzio, il suo progetto più complesso: un’idea d’azienda che prende il nome dalla “techne” dei greci che significa tanto arte quanto tecnica. Nasce il pensiero Tecno: la sintesi perfetta tra l’esperienza artigianale dell’atelier e la sua declinazione su una scala più grande, che si concede nuovi orizzonti di mercato e maggiore capacità di innovazione progettuale. Impresa figlia del suo tempo, Tecno nasce in un’Italia che si è lasciata guerre e miseria alle spalle e che ha voglia di inventare un futuro di serenità e ottimismo. Il mobile in Tecno diventa oggetto tecno-logico: si arricchisce di componenti meccaniche che gli regalano versatilità in termini di composizione, forma e assetto (come dimostrano la poltrona P40, il divano D70 e il letto L77). Ma Tecno è prima di tutto un progetto da imprenditore: l’Italia ha iniziato il suo processo di terziarizzazione; l’ambiente ufficio non ha ancora una sua definizione formale indiscutibile, ed è lì che Osvaldo Borsani vuole arrivare: reinventare per gli spazi di lavoro quel mix di eleganza formale, rigore e razionale funzionalità che il movimento moderno aveva sviluppato per l’abitare domestico. Naturalmente la sua intuizione è vincente e l’azienda in breve tempo prende il volo. Nel 1956 viene inaugurato il negozio milanese di Via Montenapoleone 27 e nel giro di pochi anni il marchio della “T rossa” fa mostra di sé nelle vie più prestigiose delle città italiane e delle capitali europee. All’inizio dell’avventura Osvaldo e Fulgenzio Borsani si interrogavano sul nome del loro ambizioso progetto. “Scorrendo il vocabolario – ricorda Fulgenzio – si trovava subito una quantità di termini composti con il lemma “tecno”: tecnologia, tecnocrazia etc. Chiamarci Tecno significava l’ingresso in una mischia di parole: il nostro nome poteva restare sommerso in tanti nomi somiglianti. Ci siamo impegnati, nei decenni, a rendere forte il nostro nome e a riempirlo di significato. Osvaldo ha creato il design Tecno: rigore della forma, qualità dei materiali e della lavorazione, attenzione alle opportunità della tecnologia e al maturare dei bisogni. La sua familiarità con i grandi artisti dell’epoca ha segnato in maniera impalpabile ma certa quello che è riconosciuto come lo stile Tecno. L’azienda l’abbiamo disegnata insieme. Fin dall’inizio il progetto, la produzione, la distribuzione e il servizio hanno avuto un solo nome: Tecno. Ci siamo esposti in prima persona, sempre, rispondendo della qualità dei prodotti dalla prima concezione alla collocazione definitiva. Una filosofia della qualità: per questo oggi nei grandi crocevia della cultura progettuale Tecno è Tecno, semplicemente. Così abbiamo vinto la sfida di tanti anni fa: il nostro nome non si confonde con nessun altro”.