“La seduta Modus è nata soprattutto per la necessità di dare alla serie per uffici Graphis una sedia che potesse risolvere i molti problemi posti di volta in volta dall’uso molteplice di questi stessi arredi. La Modus infatti doveva servire per lavorare a un tavolo (con la struttura fissa o a rotelle), per impieghi in sala d’attesa, nelle mense, in auditorium, oppure per lavorare ascoltando, o prendendo appunti sulla tavoletta scrittoio inseribile nella struttura. Per questo la ricerca sul prodotto è stata condotta non tanto per raggiungere il traguardo di una sedia specifica, ma per ottenere una vera e propria sequenza, cioè una unione programmata di varie componenti che si combinano a formare differenti soluzioni. L’elemento base di queste molteplici soluzioni è la scocca, che è stata studiata sia per poter essere stampata a iniezione e pronta per il montaggio, oppure da usarsi come supporto di una successiva schiumata in poliuretano integrale. In ultima analisi si è scelta la tecnica dello stampaggio ad iniezione con il nylon come materia base. Le ragioni di questa scelta stanno nell’esigenza di usare un materiale gradevole al tatto e alla vista, che avesse nel contempo caratteristiche tecnologiche tali da permettere un manufatto di alta qualità. Infatti il nylon abbina ad una elevata resistenza meccanica un minimo grado di elettrostaticità; permette una vasta scelta di colori (sei) che, cosa rara nelle materie plastiche, hanno qui un aspetto di eccezionale lucentezza e una finitura raffinata quale quella di uno smalto o di una porcellana. Per le scocche trasparenti, invece, si è scelto l’acetato di cellulosa. I supporti richiedevano diverse soluzioni che fossero adatte a trasformare la scocca in una sedia delle molteplici caratteristiche. Le varianti prevedevano diverse alternative: base centrale fissa, girevole con ruote, gambe che permettessero l’impilabilità; organizzazioni di sedili su panche, inserimento di scrittoio tavoletta. Soluzioni tutte che, appartenendo alla stessa sequenza, fossero coordinate, logiche e giuste nel disegno. Per i fusti si è impiegato l’alluminio pressofuso perché questo è materiale che, pur rimanendo schiettamente apparente, presenta tutte le caratteristiche di produzione industriale assolutamente analoghe a quelle della scocca di nylon: cioè possibilità di stampaggio a iniezione con limitati interventi successivi e conseguente facilità di produzione in grande serie. L’elemento di connessione tra la scocca e i differenti tipi di base, con i braccioli e con la tavoletta per appunti è uno solo. Esso è disegnato in modo tale da contenere tutte le possibilità richieste dalla sequenza .Questo elemento ha un disegno con caratteristiche meccaniche molto marcate e una precisione di esecuzione con tolleranze ridottissime. Anche qui è stato impiegato l’alluminio pressofuso. La Modus è composta complessivamente da 65 pezzi differenti fra i quali dieci stampati in pressofusione e 19 stampati ad iniezione in materie plastiche. La cosa importante è comunque che vedendo la sedia montata, sia essa a base centrale, a quattro gambe, con tavoletta o senza, i 65 pezzi siano dimenticati e resti solo un elemento semplice, logico e gradevole”.
Da Ottagono, no. 29, 1972